In risposta a cucchifabio65.
Ma infatti, concordo: la regola dei X mandati (diciamo due) è una terribile arma a doppio taglio: è noto e arcinoto. Se da un lato permette di aver gente che si fa un mazzo per ‘soli’ due o tre mandati evitando così che tali soggetti diventino dipendenti della politica italiota, dall’altro lato si pone il problema che dici tu: chi glielo fa fare a certi ‘soggetti’ di farsi il Q-lo per dieci anni per poi mollare tutto e mettersi a fare… cosa? Proprio nel momento in cui potrebbero finalmente lavorare bene, avendo ormai imparato il mestiere? E quindi ecco il succo: la regola degli X mandati è secondo me una regola sbagliata e io l’ho sempre vista tale, nella misura in cui non è utile a determinare alcunché. Se serve per mandare fuori dalle palle gente come la Cunial, serve anche per fare altrettanto con gente come il Dibba (che comunque ha mollato da solo). È proprio la regola che è concettualmente sballata a prescindere, poiché, secondo me, troppo esemplificativa: letteralmente, fa di tutta l’erba un unico fascio. Avrebbero, i cervelloni dei 5S, dovuto studiare qualche altro sistema per scegliere chi mandare nell’agone, e chi farlo smettere, eventualmente dopo X anni. Io son ben felice, ripeto, se chi lavora lo fa bene, e lo fa per venti anni o anche di più, ma addirittura ci metto la firma! Perché oggi, lo ribadisco, il problema non è chi sta in politica per tot anni tanto per starci: è chi ci sta e ci sa stare facendo bene il proprio lavoro. Nel qual caso, perché mai limitarlo? Assurdo… 🤷🏼♂️
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